
E45: «La procura di arezzo sequestra viadotto ‘Puleto’, lo avevamo detto nel 2015» Liberati e Carbonari (m5s): «Anche nel tratto umbro analoghe criticità?»
PERUGIA – “Alla fine del 2015 presagivamo che la Procura di Arezzo sarebbe intervenuta drasticamente sul cattivo stato della E45, ed oggi rilanciata la notizia della chiusura e sequestro per rischio crollo del viadotto Puleto, nei pressi di Valsavignone, in provincia di Arezzo”.
Così i consiglieri regionali Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari (M5S) che spiegano come nei mezzi di informazione si parli di “relazione dei tecnici incaricati dal pm che descrivono una ‘criticità estrema’ e ‘rischio di collassamento’ della struttura a causa del perdurare dell’esposizione all’usura del traffico veicolare”.
Liberati e Carbonari spiegano che “ il sequestro è avvenuto, comunque fuori dall’Umbria, dopo un’inerzia di lunga data della politica regionale e nazionale per assecondare il progetto di trasformazione in autostrada, senza dire mai nulla di lavori che, quando compiuti, erano spesso di scarsa qualità. C’è da chiedersi – aggiungono – se le stesse problematiche individuate dalla Procura di Arezzo sul viadotto Puleto non siano riscontrabili anche altrove, Umbria compresa, visti pure i lavori improvvisamente avviati qua e là, dopo anni di denunce pubbliche, non solo sul cemento ammalorato, per rafforzare alcuni cavalcavia dopo l’ecatombe del ponte Morandi a Genova”.
Secondo i due esponenti pentastellati “oggi si paga dunque il dazio di 30 anni di manutenzioni carenti, quando effettuate e di un traffico selvaggio di mezzi pesanti, che da sempre utilizzano la E45 come corridoio gratuito in alternativa alle autostrade. Questo Governo – concludono Liberati e
Carbonari – è così costretto a fronteggiare emergenze vere, legate al connubio spesso turpe tra affari & politica, quando sarebbe stato sufficiente e di buon senso occuparsi nel tempo della manutenzione ordinaria, per mantenere uno stato strutturale costantemente accettabile”.